lunedì 6 gennaio 2014

MACD

Il Moving Average Convergence/Divergence (MACD, ossia convergenza e divergenza di medie mobili) è uno degli oscillatori più utilizzati in analisi tecnica, in quanto combina nella sua costruzione diversi principi fondamentali dell'analisi tecnica.
Fu sviluppato da Gerald Appel e basa la sua costruzione su medie mobili esponenziali.

Formula


Grafico giornaliero del SPMIB Future con sotto l'oscillatore MACD (12, 26, 9)
Per costruire il MACD sono necessarie tre medie mobili esponenziali, ovvero tre linee. Sul monitor però verranno visualizzate solamente due linee, siccome una coppia delle tre appena citate è utilizzata unicamente per calcolare la loro differenza.
La prima media mobile, quella più veloce, viene calcolata a 12 periodi; quella più lenta invece è a 26 periodi. Queste due medie mobili vengono sottratte fra loro per calcolarne la differenza che sarà quindi rappresentata graficamente da una sola linea. Per generare segnali è stata introdotta la terza linea, ovvero una media mobile esponenziale, solitamente a 9 periodi, della precedente differenza.
Riassumendo, abbiamo quindi due linee:
MACD = EMA12 - EMA26 , dove EMA sta per media mobile esponenziale
Signal Line = EMA9[MACD], ovvero una media mobile esponenziale della linea di MACD.
Nonostante lo standard MACD (12, 26, 9) sia diventato un punto di riferimento per molti analisti, il suo ideatore e altri trader suggeriscono vivamente di adattarlo al mercato (titolo, settore o indice) in cui viene utilizzato. Infatti, proprio per la sua costruzione, il MACD permette di ottenere segnali più tempestivi abbassando il numero di periodi presi in considerazione dalle due medie mobili, veloce e lenta da cui si calcola la differenza, oppure smussare maggiormente l'andamento mediante un aumento di questi valori. Ovviamente può essere modificata anche la media mobile esponenziale della differenza, chiamata Signal Line (linea di segnale).
Questa costruzione particolare del MACD sfrutta principi base di differenti oscillatori; il calcolo della differenza fra due medie mobili di diverso periodo richiama all'attenzione per la somiglianza con la formula del momentum: anziché confrontare il prezzo di chiusura con quello di X periodi precedenti, viene confrontata una media più veloce rispetto ad una più lenta. Il concetto alla base non cambia, ma l'utilizzo delle medie mobili permette maggiore personalizzazione e adeguamento in base al mercato e alle situazioni in cui si trova. Sempre grazie all'uso delle medie mobili è semplificata l'individuazione dei segnali di entrata o di uscita.

Segnali generati

Il MACD permette di individuare differenti tipi di segnali. Il più importante e determinante è quello generato dall'incrocio della linea MACD con la Signal Line. Un incrocio al rialzo di queste due linee genererà un segnale d'acquisto, mentre uno al ribasso genererà un segnale di vendita.
Tuttavia, i valori del MACD fluttuano anche al di sopra e al di sotto della linea dello zero generando all'incrocio rispettivamente segnali di acquisto e di vendita (fatto che richiama la sua somiglianza con l'indicatore di momentum). È anche possibile disegnare trendline semplici sulle linee del MACD allo scopo di identificare importanti cambiamenti del trend.
Data la sua costruzione è facile comprendere come non vi possa essere una banda d'escursione fissa, ma come per tanti altri oscillatori può essere molto utile determinarne una visivamente, ovvero livelli dove solitamente l'oscillatore inverte tendenza. Nelle situazioni limite, quelle maggiormente distanti dalla linea centrale dello zero, è possibile e consigliabile cercare divergenze rispetto ai prezzi. Nelle situazioni di eccesso di rialzo saranno da tenere in forte considerazione tutte le divergenze ribassiste che si verranno a creare, mentre nelle zone di ipervenduto saranno da monitorare le divergenze rialziste.

Gli istogrammi

Nel 1986 Thomas Aspray sviluppò il MACD istogramma: Aspray notò che spesso il MACD generava segnali con un discreto ritardo rispetto ai movimenti dei prezzi, soprattutto quando si trattava di grafici più a lungo periodo come settimanali o mensili. 
L’istogramma del MACD rappresenta la differenza tra il MACD e la Signal Line del MACD, ovvero l’EMA a 9 giorni. Questa differenza è presentata come un istogramma, rendendo le divergenze facilmente identificabili. Qualora ci sia un crossover della linea media, allora inizia la creazione dell’istogramma. Se il valore del MACD è superiore al valore dell’EMA a 9 giorni, allora il valore dell’istogramma MACD sarà positivo. Al contrario, se il valore del MACD è inferiore all’EMA a 9 giorni, il valore dell’istogramma del MACD sarà negativo.
Ulteriori aumenti o diminuzioni del divario tra il MACD e la sua linea di mediana si rifletteranno nell’istogramma del MACD. Nel caso in cui ci siano dei forti aumenti del valore dell’istogramma del MACD, allora questi indicano che il MACD è in crescita più velocemente rispetto all’andamento della media a 9 giorni dell’EMA, dunque il trend rialzista si sta rafforzando. Se invece c’è un forte calo del valore dell’istogramma del MACD, questo indica che il MACD è in calo più velocemente del valore a 9 giorni dell’EMA, dunque l’andamento del trend ribassista è in aumento.

Indicatore MA, media mobile

Esistono diversi tipi di medie mobili che differiscono tra loro semplicemente nella formula di calcolo generando così i segnali più o meno sensibili alle variazioni dei prezzi. I principali sono i seguenti:

Media mobile semplice

(Simple Moving AverageSMA) Detta anche aritmetica, rimane quella più usata dagli analisti e di più facile calcolo. Vengono presi i dati di un determinato periodo e ne viene calcolata la media sommandoli fra loro e dividendo per il numero totale di valori. Questo tipo di media però viene spesso criticata da molti in quanto assegna la stessa importanza ad ogni singolo dato: in una media mobile a 100 periodi l'ultimo valore ha la stessa importanza, 1% di "peso", del primo valore.

Media mobile ponderata

(Weighted Moving AverageWMA) Sono state ideate per ovviare al problema delle medie mobili semplici riguardo al peso da assegnare ai valori presi in considerazione. Il suo calcolo prevede che, prendendo in esame una media mobile a 10 periodi, la chiusura del decimo giorno venga moltiplicata per 10, quella del nono giorno per nove, dell'ottavo giorno per otto e così via. Così facendo si dà maggior peso agli ultimi valori; il totale verrà poi diviso per la somma dei multipli, ovvero nel nostro caso sarà diviso per 1+2+3+...+10=55.
Resta il fatto che nonostante le varianti di calcolo anche questa media mobile non riesce a dare istantaneamente un'idea di quello che sta accadendo sul mercato.
WMA = (C_1*1+C_2*2+C_3*3+...+C_n*n) / (1+2+3+...+n)

Media mobile esponenziale

(Exponential Moving AverageEMA) Questa media mobile viene generata da un sistema di calcolo molto più complesso che cerca sempre di eliminare le carenze della media mobile semplice. Viene quindi dato un peso differente ai vari prezzi, maggiore ai più recenti e minore a quelli più vecchi, fatto che porta molti a definirla media mobile ponderata esponenziale. Nonostante dia un'importanza minore ai prezzi passati li include ugualmente nel suo calcolo prendendo in esame quindi molti più valori di quelli definiti dal periodo della media mobile. Resta di fatto un indicatore quasi impossibile da generare se non attraverso il computer in quanto la sua formula resta di difficile calcolo per qualsiasi analista.

Trading system per il forex: Il sistema EMADX

Il sistema EMADX nasce dalla combinazione di due indicatori: EMA (Exponential Moving Average, ossia media mobile esponenziale) e ADX. A questi viene aggiunto l'istogramma MACD a conferma dell'affidabilità del segnale.

Setup
Nella nostra piattaforma di trading settiamo i seguenti parametri:

EMA (7) - media mobile esponenziale veloce (linea verde in figura)
EMA (21) - media mobile esponenziale lenta (linea rossa in figura)
ADX (14) - l'indicatore misura la forza del trend corrente (linea celeste in figura)
MACD (12, 26, 9)

Regole di entrata:


Si apre una posizione in acquisto (Buy) quando:
1) la media mobile veloce (EMA7) si trova al di sopra di quella lenta (EMA 21)
2) ADX > 20
3) l'istogramma del MACD è positivo

Si apre una posizione in vendita (Sell) quando:
1) a media mobile veloce (EMA7) si trova al di sotto di quella lenta (EMA 21)
2) ADX > 20
3) l'istogramma del MACD è negativo

Regole di uscita:

A) Chiudiamo una trade in acquisto quando la media mobile veloce si porta sotto quella lenta.
B) Chiudiamo una trade in vendita quando la media mobile veloce si porta sopraquella lenta.

Currency Pairs: GBPJPY e AUDUSD

Time Frame: 1H, 4H o superiori

Indicatore ADX

L'Average Directional Index (ADX) sviluppato nel 1978 da J. Welles Wilder è calcolato sull'andamento del prezzo di uno strumento finanziario e ne indica la forza, la robustezza, del trend. L'ADX è ampiamente utilizzato in analisi tecnica e fa parte degli indicatori standard forniti dalle principali piattaforme software per analisi tecnica.

L'ADX nasce dell'unione di altri due indicatori sviluppati da Wilder: il +DI (Positive Directional Indicator) ed il -DI (Negative Directional Indicator). Una volta combinati questi due valori vengono poi smussati da una media mobile esponenziale.
Il calcolo di +DI e -DI necessita di: prezzo di Chiusura, Massimo e Minimo di ciascun periodo (tipicamente giornalieri). L'algoritmo di calcolo prevede il calcolo di due termini detti Directional Movement (+DM e -DM):
UpMove = Massimo di oggi - Massimo di ieri
DownMove = Minimo di ieri - Minimo di oggi
se UpMove > DownMove e UpMove > 0, allora +DM = UpMove, altrimenti +DM = 0
if DownMove > UpMove e DownMove > 0, allora -DM = DownMove, altrimenti -DM = 0

L'ADX indica solo la forza del trend e non la sua direzione.
Il valore dell'ADX può essere compreso tra 0 e 100. Tipicamente un trend caratterizzato da un ADX al di sotto del 20 è considerato debole, mentre sopra 40 è da considerarsi forte.

domenica 5 gennaio 2014

Sistemi di trading: Doppia intersezione dell'oscillatore stocastico

Questo sistema di trading si basa su due oscillatori stocastici, uno lento e l'altro veloce. In particolare dobbiamo settare i seguenti periodi sulla nostra piattaforma di trading:

Stocastico veloce: (9,3,3)
Stocastico lento:   (21,9,9)

Regole di entrata:
Apriamo una posizione di acquisto (buy trade) quando:
- l'oscillatore stocastico "lento" è diretto verso l'alto
- l'oscillatore stocastico "veloce" incrocia le sue linee dal basso verso l'alto.

Apriremo invece una posizione di vendita (sell trade) quando, al contrario di quanto detto sopra, l'oscillatore lento ha direzione calante e le linee di quello veloce si incrociano dall'alto verso il basso.



Importante è la strategia di uscita. Usciamo dalla trade di acquisto o di vendita quando una delle due linee dello stocastico lento inverte la posizione rispetto all'altra.
Per semplificare le cose a livello visivo possiamo immaginare che una posizione di acquisto sia attivabile

Coppie di valuta: tutte.

Time Frame: almeno 1H o superiore.

Vediamo ora i pro e i contro della strategia:
Pro:
- Facile da automatizzare
- Setup semplice Simple setup
- L'utilizzo di due indicatori riduce i falsi segnali.

Contro:
- Necessita di un costante monitoraggio.
- Lo stocastico è un indicatore tipicamente "lagging", ossia visualizza con ritardo gli eventi (cambi di direzione).

Indicatore stocastico

Lo stocastico è un indicatore che misura il rapporto tra il prezzo di chiusura di un cross valutario e la variazione dei suoi prezzi in un periodo di tempo stabilito dall'operatore.
Lo stocastico misura il momentum attraverso i prezzi di chiusura minimi e massimi degli ultimi n periodi, dove n è un numero variabile.

E’ formato da due linee, %K e %D, che indicano la posizione relativa all’ultima chiusura rispetto alle chiusure precedenti. Quando l’indicatore raggiunge livelli massimi significa che ci troviamo in un trend positivo. Al contrario quando le linee scendono a livelli bassi o minimi, ci troviamo in un periodo di trend negativo. Il tutto si basa sull'osservazione (empirica) che se ci troviamo in un trend al rialzo i prezzi di chiusura devono essere maggiori o uguali al massimo di giornata, mentre in caso di ribasso i prezzi di chiusura tenderanno ad essere vicini al minimo di giornata.

La prima curva si chiama % K line, oppure fast stochastic (nel nostro grafico sarà la linea continua blu), e si calcola nel seguente modo:
%K = (( chiusura corrente – minimo assoluto, cioè il più piccolo, del periodo considerato) / ( massimo assoluto del periodo considerato – minimo assoluto del periodo considerato)) * 100

La seconda curva si chiama % D line, oppure slow stochastic, ed è una media mobile della % K line, utilizzata per filtrare i movimenti erratici del fast stochastic:
% D line = media mobile (% K), si possono utlizzare sia ema, sma, wma, come vedete è molto flessibile.


Come si evince da grafico dello stocastico, due linee orizzontali precisamente al livello 20 e 80 del range, delimitano tre zone che possono essere analizzate:
La prima zona ha range 0-20: se lo stocastico si trova all’interno di questo canale potrebbe indicare continuazione del trend al ribasso, al contrario quando assistiamo ad un superamento della linea orizzontale posizionata a 20, possiamo aspettarci un inversione del trend,
La seconda zona è nel range 20-80: è una fascia neutra di oscillazione, generalmente si valuta la prosecuzione del trend fino all’approssimarsi fino alla soglia 80.
La terza zona copre la fascia 80-100, trend al rialzo con i prezzi che si avvicinano a nuovi massimi, un inversione potrebbe essere un taglio della linea orizzontale al livello 80 al ribasso.

L’uso di questo indicatore dai traders consiste principalmente nell’indicare zone di inversione del trend, taglio al ribasso livello 80 e al rialzo livello 20. Inoltre, il segnale di inversione potrebbe essere dettato anche dagli incroci delle due curve come si vede dal grafico la linea blu è più veloce ed anticipa il movimento invece la linea rossa lo segue a distanza, quindi se la linea blu si gira ed intersecare la linea tratteggiata rossa più lenta è un segnale di acquisto, al contrario quando % D line incontra % K line, il segnale è al ribasso.


sabato 4 gennaio 2014

Scaricare i tick data per MT4 da Dukascopy

L'operatore svizzero (ma dalle solide radici russe) Dukascopy è considerato in rete uno dei forex broker più affidabili. Non ho mai avuto un conto live con loro, quindi non posso confermare o negare la circostanza, ma dal mio punto di vista lo svantaggio più evidente è la mancanza di un client MT4, anche se (con qualche difficoltà) è comunque possibile eseguire gli EA di MT4.

Dukascopy è anche la più popolare fonte di tick data, offerti gratuitamente per un periodo che spazia dal mese di aprile 2007 (per la maggior parte delle valute) ad oggi. Nonostante siano a costo zero, i dati hanno una qualità prossima al 99 % indicata nelle migliori prove di strategia e sono aggiornati in modo costante.

Le coppie di valute disponibili sono:


Come acquisire i tick data
I dati possono essere scaricati dal sito di Dukascopy attraverso le applicazioni della pagina "Historical data feed". Va bene qualunque formato della data in quanto lo script di conversione FXT sarà in grado di rilevarlo ed analizzarlo automaticamente.

Pro & Contro

Pro:
- Diversi metodi di download
- Intervallo di copertura esteso di tempo
- Vasta gamma di coppie disponibili
- Qualità molto buona

Contro:
- Fino al novembre 2010 sono aggregati in incrementi di 0,5 pip
- I dati per alcune coppie (minori e metalli) non vanno arrivano al 2007